di Roberto Marchesini
La Menura novaehollandiae, o uccello lira australiano, è forse il miglior imitatore al mondo: ha una straordinaria abilità nell’imitare una quantità di suoni.
[arve url=”https://www.youtube.com/watch?v=mSB71jNq-yQ” align=”left” /]Il maschio arriva a riprodurre il richiamo di una ventina di specie diverse tra gli uccelli canori e può imitare quasi ogni rumore. È famoso il video tratto dalla serie The Life of Birds, con David Attenborough, in cui vengono mostrate due menura in cattività mentre imitano, tra gli altri suoni, il rumore di una sega circolare e di una macchina fotografica con tanto di click dello scatto e motore della fotocamera.
Gli uccelli lira sono in grado di imitare anche le modulazioni dei canti: se le specie simpatrie, che vivono cioè nella medesima area geografica o comunque entrano periodicamente in contatto con loro, variano il richiamo secondo il contesto, le menure riproducono esattamente le medesime variazioni.
Come si è evoluta una simile capacità? Poiché non è mai stato osservato che la menura utilizzi tale abilità per ingannare i soggetti imitati, l’ipotesi più accreditata è che le femmine prediligano i maschi in grado di imitare accuratamente il maggior numero di canti, anche se il motivo non è chiaro.
Il richiamo della menura è composto dal proprio più tutti i richiami delle specie simpatrie.
Il repertorio di suoni metallici che compongono il richiamo sono propri della specie e non vanno confusi con imitazioni. La sua siringe, l’organo che permette il canto, è la più complessa tra gli uccelli canori e consente di imitare non solo il canto di un singolo individuo ma anche il chiacchiericcio di un intero stormo. Può riprodurre i suoni di altri animali, come l’abbaio di un cane e il pianto di un bambino, e i rumori di un qualunque macchinario, così come il rumore di un’esplosioni e il timbro di uno strumento musicale.
La menura è schiva e, spesso, una sequenza ininterrotta di diversi richiami provenienti dall’interno della vegetazione è l’unico indizio della sua presenza.
La femmina è anch’essa molto dotate vocalmente e in grado di riprodurre la stessa quantità di richiami del maschio. Il fatto che le femmine siano protagoniste di secondo grado di studi e osservazioni è, forse, dovuto all’attrattiva della parata maschile, dato che l’esibizione canora si accompagna ai movimenti danzanti di spettacolari piume caudali. Justin Welbergen della Western Sydney University è autore di uno studio sulla mimica vocale delle menure femmine e sostiene che l’importanza dell’imitazione vocale nelle femmine è stata da sempre sottovalutata e poco studiata, cosa che ha ostacolato la piena comprensione del perché la menura abbia acquisito tale capacità.
Una curiosità: nel 1969, Neville Fenton, un ranger del New England National Park, riuscì a registrare il canto di una menura che assomigliava al suono di un flauto. Dopo varie ricerche, Fenton venne a sapere che negli anni ’30 un flautista che viveva ai confini del parco usava esercitarsi tenendo accanto a sé una menura che aveva adottato. Quest’ultima avrebbe imparato le melodie del musicista e poi, nel momento in cui venne rilasciata nel parco, avrebbe continuato a riprodurle. Le altre menura presenti nell’area impararono le sue melodie e le tramandarono alle altre menura nel corso degli anni.
È possibile ascoltare qui le registrazioni delle menure flauto.
Data la notorietà di cui godono le abilità canore dell’uccello lira, una startup canadese ha recentemente messo in commercio un sintetizzatore vocale altamente sofisticato chiamandolo, appunto, Lyrebird, che ha pubblicizzato con lo slogan “Copia la voce di chiunque”. Tra le voci di personaggi famosi ricreate in laboratorio fino ad ora, ci sono quelle di Donald Trump e Barack Obama.
Fonti: allaboutbirds.org, sciencedirect.com, whyevolutionistrue, wikipedia
Immagine di copertina: Superb lyrebird in Marysville State Forest, Australia. Foto ©Donovan Wilson